J. Korczack
Capita
spesso che i genitori si chiedano se sia necessario portare il loro figlio
dallo psicologo.
A volte è il pediatra a suggerirlo, altre qualche insegnante, altre ancora sono mamma e papà stessi a cogliere segnali di disagio, difficoltà o comportamenti problematici che possono richiedere un intervento “esperto”.
Molte volte, basta questo interrogativo per suscitare preoccupazione, timore e ansia nei genitori, spaventati da mancanza di informazioni corrette o da pregiudizi.
A volte è il pediatra a suggerirlo, altre qualche insegnante, altre ancora sono mamma e papà stessi a cogliere segnali di disagio, difficoltà o comportamenti problematici che possono richiedere un intervento “esperto”.
Molte volte, basta questo interrogativo per suscitare preoccupazione, timore e ansia nei genitori, spaventati da mancanza di informazioni corrette o da pregiudizi.
Ma cosa fa
uno psicologo che lavora con i bambini?
Il primo
aspetto da sottolineare, è questo: lavorare con i bambini non può
prescindere dal lavorare con i genitori!!
Quanto più il bambino è piccolo, tanto più il coinvolgimento dei genitori è di fondamentale importanza.
In alcuni casi, non è neppure necessario che il bambino arrivi nello studio dello psicologo… può essere sufficiente aiutare i genitori perché i figli ne traggano beneficio e superino il momento difficile che stanno vivendo.
In altri casi, invece, è utile per il bambino trovare uno spazio dove essere ascoltato e aiutato a comprendere ed esprimere ciò che sente. O ancora, nel caso in cui emergano sofferenze più profonde o problematiche significative è importante l’intervento di un professionista, formato all’attività psicologica con i bambini.
Argomenti generali del lavoro tra lo psicologo e il piccolo paziente potranno essere, a seconda dei casi, il riconoscimento e l’espressione di emozioni, l’autostima, l’incremento di abilità sociali…
A queste attività, svolte sempre in modo giocoso e adeguate all’età del bambino, potrà essere affiancato il trattamento di eventuali disturbi clinici.
In base alle problematiche presentate, potrebbe rivelarsi molto utile estendere l’intervento a contesti diversi da quello dello studio dello psicologo: casa, scuola, tempo libero
Quanto più il bambino è piccolo, tanto più il coinvolgimento dei genitori è di fondamentale importanza.
In alcuni casi, non è neppure necessario che il bambino arrivi nello studio dello psicologo… può essere sufficiente aiutare i genitori perché i figli ne traggano beneficio e superino il momento difficile che stanno vivendo.
In altri casi, invece, è utile per il bambino trovare uno spazio dove essere ascoltato e aiutato a comprendere ed esprimere ciò che sente. O ancora, nel caso in cui emergano sofferenze più profonde o problematiche significative è importante l’intervento di un professionista, formato all’attività psicologica con i bambini.
Argomenti generali del lavoro tra lo psicologo e il piccolo paziente potranno essere, a seconda dei casi, il riconoscimento e l’espressione di emozioni, l’autostima, l’incremento di abilità sociali…
A queste attività, svolte sempre in modo giocoso e adeguate all’età del bambino, potrà essere affiancato il trattamento di eventuali disturbi clinici.
In base alle problematiche presentate, potrebbe rivelarsi molto utile estendere l’intervento a contesti diversi da quello dello studio dello psicologo: casa, scuola, tempo libero
Dottssa Myriam Frittoli
Articolo pubblicato anche su http://www.medicitalia.it/myriam.frittoli/news/1996/intervento-psicologico-coi-bambini
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